Il contenuto della circolare numero è riservato.
La tredicesima edizione dell’iniziativa “Happy Hour della Tecnica e della Scienza“, appuntamento ormai tradizionale dell’ITIS “Marconi” si è svolta la scorsa settimana, con sottotitolo “Back to the Future“: un’edizione frutto della volontà di affrontare il futuro con una visione sì attuale, ma con basi solide e stretti legami con il passato. Le prospettive europee future per studentesse e studenti con gli esperti EURES, Fondazione Franchi e 3D Academy sulle competenze professionali del prossimo futuro, Guglielmo Marconi ricordato nel 150° anniversario dalla nascita e con lui la sua radio, la sostenibilità ambientale e le buone pratiche in tal senso, tutto declinato con occhi moderni che non possono prescindere dalle attuali telecomunicazioni, un viaggio nel tempo della fisica, della chimica e delle STEAM, un corner dedicato a Italo Calvino e la nuova presenza del Circolo di Lettura dell’ITI, che muove i suoi primi passi dalle storie e dalla Storia del Medio Oriente, un salto nel futuro di elettronica, meccanica e gestione dell’energia, passando attraverso le nuove prospettive del Near Future Design accompagnati da un Hamlet attuale, presentato dal laboratorio teatrale “Back to Elsinore”. La brand identity della manifestazione è stata interamente realizzata da studentesse e studenti della classe 3B Grafica e Comunicazione, dopo un appronfondito lavoro in classe su tematiche e significati (in allegato il marchio e il poster).
La cerimonia inaugurale, alla presenza delle amministrazioni locali (Regione, Provincia e Comune) che da sempre supportano e affiancano la vita dell’istituto, ha visto la presentazione ufficiale della Commissione, del Protocollo sulla lotta a bullismo e cyberbullismo, e del logo dedicato (allegato), anch’esso frutto di un concorso interno tra studentesse e studenti, stavolta delle classi quarte. Da sottolineare come il percorso sia stato realizzato in collaborazione con la Polizia di Stato e la partecipazione della Camera Penale di Pisa, parallelamente al progetto MINDhEARTH proposto dalle università di Pisa e di Udine, e come siano stati coinvolti attivamente i referenti delle Commissioni Bullismo dell’ITGC Fermi e IPSIA Pacinotti (anch’essi presenti), in un’ottica di messa a sistema di attività e interventi.
Il taglio del nastro è stato per mano proprio della studentessa e dello studente che hanno realizzato il marchio di HH e quello del bullismo; subito dopo una versione con la chitarra elettrica (come non tornare con la memoria al film di Robert Zemeckis del 1985 da cui la manifestazione prende il sottotitolo!) degli inni di Italia e d’Europa, suonati da uno studente di seconda, e un cameo del progetto Teatropolis (vedi immagini allegate).
Un’emozione dietro l’altra!
Durante tutta la durata della manifestazione, visitata nel pomeriggio da innumerevoli famiglie, ex-studenti e interessati, studentesse e studenti si sono “raccontati” attraverso attività laboratoriali dimostrative e progetti realizzati durante l’anno scolastico, approfondimenti su aspetti biologici, fisici e chimici, ma anche realtà aumentata e virtuale, intelligenza artificiale e le sue implicazioni bioetiche, un focus sull’imprenditorialità con il progetto Junior Achievement, insieme all’attenzione agli aspetti storici, con il progetto “La schiuma della terra. Storie di rifugiati nel Novecento” del gruppo Vivere la Storia.
L’edizione 2024 si è arricchita della collaborazione con il Comunue di Buti (progetto ButiPlay), il Centro di iniziativo in ambito automotive MOVET e il Cineplex di Pontedera.
La manifestazione si è conclusa con un ulteriore intervento della chitarra elettrica alimentata dalle pedalate di ragazze e ragazzi del gruppo di lavoro del Laboratorio di fisica e dalla presentazione del progetto Service Learning BluLab, realizzato con Acque SpA, l’Équipe Formativa Territoriale Toscana del MIM e il Comune di Pontedera, ancora una volta a fianco dell’Istituto.
Un commento su tutti emerso dalla discussione e dal confronto dei partecipanti: si è trattato di una manifestazione dal respiro potremmo definirlo “leonardiano”, dove aspetti più strettamente tecnico-scientifici si sono coniugati con riflessioni più “umanistiche”, per dare a studentesse e studenti spunti di riflessione sulla realtà a 360°. In chiusura aggiungeremmo anche l’aggettivo “corale”: un evento alla cui realizzazione concorrono competenze e attività diverse, unite da una stessa visione di “fare scuola”.
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